venerdì 25 aprile 2008

Gamma...

Era tutto come la prima volta...
dieci anni prima!
Aveva messo piede volentieri in quel piccolo asteroide, tanti anni prima...
Ed ora, nuovamente, sentiva quel piacere che aveva già provato una volta, pervadere la sua mente...
Allora era stato un viaggio di lavoro, alla ricerca di qualche minerale prezioso, si era diretto su Gamma in quanto le analisi spettrometriche compiute dalla strumentazione di bordo segnalavano un’elevata probabilità di successo. I due soli del sistema in cui si trovava conferivano al cielo una luminosità strana, i colori rosso violacei rendevano le ombre pallide e i contorni dolci... Non esistevano spigoli su Gamma. Sembrava un eterno tramonto... Forse era per questo che si era innamorato di quel piccolo asteroide. Allora le ricerche erano state infruttuose, non capiva cosa fosse successo ma i suoi strumenti avevano sbagliato.
Aveva passato dieci giorni ad esplorare l’asteroide in lungo e in largo, trivellando ed analizzando campioni di roccia, senza trovare traccia di alcun minerale raro. Era meglio così, perché nel frattempo si era innamorato di quel pezzo di roccia, era strano ma più passava il tempo e più desiderava restare su Gamma. Poi, il decimo giorno, terminate le analisi degli ultimi campioni, salì sul veicolo, indossò il casco di alimentazione e partì. Da allora una parte di lui era su Gamma e sembrava chiamarlo. Nei momenti di inattività il pensiero di Gamma tornava prepotentemente a galla e più di una volta si trovò inconsciamente sulla rotta del piccolo asteroide. Quella volta portava trenta passeggeri con se, turisti, gente ricca che non sapendo come spendere i soldi passa le ferie in giro per l’Universo. Saprei ben io come spenderli tutti quei soldi! Aveva scelto inconsciamente una rotta che lo portava a meno di un milione di chilometri da Gamma e ora si trovava irresistibilmente attratto da Lui. Strano. Più si avvicinava e più aveva paura, non sapeva perché, ma dopo la sensazione iniziale di piacere, una profonda paura lo pervase. Non riusciva a rallentare, voleva tornare indietro ma non ci riusciva, non era possibile …
Fu allora che percepì la sua “presenza”...
Una presenza inquietante... era come un'ombra che emergeva prepotentemente... dai suoi ricordi...
Si dirigeva contro un Essere primordiale che viveva da miliardi di anni in quell’angolo sperduto dell’universo... Le immagini si formavano chiare nella sua mente, l’Essere si stava divertendo a spaventare la preda, come un gatto col topo... prima di inghiottire il suo boccone di vite umane. Dieci anni prima era stato graziato perché era solo, doveva essere lasciato in vita perché sarebbe tornato, con altri esseri, con altro cibo. Era questa la sua strategia... Gli restavano pochi secondi, poi sarebbe stato il Nulla, pensò a quando era sotto le armi, nella Federazione Galattica, sarebbe bastato avere a disposizione una delle piccole Unità da battaglia per distruggere quel piccolo asteroide, per eliminare un pericolo così subdolo e salvare tante vite. Strano... ancora una volta... i secondi passavano... Gamma era alle sue spalle ormai.
Un milione di chilometri li separava e la distanza cresceva... erano salvi!
Non sarebbe più tornato in quell’angolo dell’universo, non sapeva cosa c’era su Gamma, ma qualunque cosa fosse non desiderava più incontrarla... forse!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

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