venerdì 8 gennaio 2010

Il fantasma della libreria...

Molto spesso capita di perdermi nei meandri di una libreria...
luminosa o impolverata non ha grande importanza!
Ciò che importa é che vi sia un angolo riservato alla storia, alla filosofia ed ai classici greci e latini... il mio angolo!

"Ha... ha... continua così nonno... mi fai ridere... "

Ti faccio ridere?!?
Ma se non ho ancora iniziato...
E poi questo non é un racconto comico, bensì un racconto molto antico...
e c'é veramente poco da ridere... anzi, ci sarebbe da aver paura!

"Ma io dicevo per la faccia che hai fatto...
sei proprio comico quando fai quel sorrisino beffardo... sembri uno di quei clown nani che si vedono nei film dei cavalieri!
E poi, mio caro nonnino, sei poco serio per raccontare qualcosa di brividoso..."

Ma davvero?
Dovrai ricrederti piccola mia...
ascolta in silenzio, vedremo se le mie parole non ti faranno accapponare la pelle!

"Si dai, nonno...
fammi accapponare la pelle!
Però aspetta un attimo...
Mamma ci porti qualcosa da sgranocchiare?
E anche un d'acqua fresca... perché seduti qui, vicino al caminetto, si muore di caldo..."

Bene, visto che ora siamo pronti posso iniziare... anzi, continuare!

Era quasi l'ora di chiusura della libreria del mio amico Mario, quella vecchia libreria che si trova, ora chiusa, all'ingresso del paese, vicino alla piazza con il cavallo, giusto per farti capire...
e come al solito mi trovavo di fronte allo scaffale dei classici greci e latini...
e più che cercare qualcosa in particolare passavo il tempo a sfogliare i volumi più vecchi e impolverati quando...

"Ecco le frittelle... ed anche l'acqua..."

"Mamma... mi hai spaventato!"

"Ma come!?! Non hai appena detto che il nonno non sa raccontare storie paurose?

"Infatti... non é il nonno che mi ha spaventata, sei stata tu..."

Bene, se abbiamo finito io continuerei il racconto...

"Si nonno, scusa... prometto che non ti interromperò più!"


Niente promesse piccola mia... soprattutto quando sai che non le manterrai!

Dunque dicevo...
Mentre sfogliavo i volumi di uno scaffale più impolverato degli altri (seduto sulla panca che il mio amico Mario aveva messo apposta per me!) non m'accorsi che il nuovo commesso, chiudeva la libreria e andava via...

Nascosto dietro una fila di libri dalla copertina insapore, coperti da una polvere che doveva avere almeno vent'anni, avevo appena trovato un libro all'apparenza molto interessante...
uno di quei vecchi libri rilegati a mano, come facevano una volta!
Copertina in pelle marrone scuro, qualche strappo sul dorso, tante macchie di muffa che emanavano il tipico odore che ogni esploratore di librerie conosce bene...
Avevo sfogliato il libro come facevo sempre. Prima la copertina, usando i miei occhiali a di lente d'ingrandimento, poi le prime e le ultime pagine per scoprire casa editrice e data di pubblicazione... e questa fu la prima sorpresa: niente casa editrice, niente autore, niente date al di fuori di un - '97 - in alto a destra nella prima pagina, scritto a mano, probabilmente con un pennino ad inchiostro...

'97... cosa poteva significare? 1897? 1797?
Era stampato come i libri del 1800 ma, non so perché, dava l'impressione di essere più antico... molto più antico!

"Nonno... ma come facevi a sopportare quella puzza di muffa?"

Ecco... hai detto bene, era proprio la muffa che mi faceva pensare che il libro fosse molto antico. Vi erano diversi strati di muffa sulla copertina e nelle prime pagine, di diverso colore e sovrapposte... come se il libro avesse cambiato scaffale diverse volte nel corso della sua vita.
Fu allora che decisi di andare a chiedere al mio amico Mario qualche informazione sul libro e solo allora mi accorsi che ero stato chiuso dentro... le luci erano accese come al solito ma la porta era chiusa, avrei dovuto passare la notte in libreria!?!

"Da solo? E non hai avuto paura?"

Si, quella notte ho avuto paura...

Ancora oggi non so spiegarmi cosa accadde... non so bene per quale motivo ma un brivido freddo mi attraversò la schiena!
Solo allora mi resi conto che la libreria era un luogo lugubre... anche con le luci accese le ombre erano inquietanti con tutto quel silenzio!
Sarà stata colpa delle ragnatele agli angoli o delle ombre distorte dalla poca luce o forse era l'odore della polvere... intenso e particolare o, più probabilmente, tutte queste cose messe assieme, fatto sta che quella notte ebbi paura!
Ma non mi persi d'animo... in libreria c'era un telefono, avevo visto tante volte Mario usarlo per fare gli ordini, e forse potevo ancora uscire.
Così mi avvicinai al bancone e afferrata la cornetta mi resi subito conto che non c'era linea... normale, pensai, in paese erano più i giorni in cui il telefono non funzionava che quelli in cui si poteva telefonare!
Erano altri tempi...

Mi arresi all'evidenza, avrei dovuto passare la notte in libreria...

"Ma nonno, non era sufficiente rompere un vetro?"

E no piccola mia, non era così semplice, le finestre e la porta avevano una grata in ferro, anche se avessi rotto il vetro non sarei potuto uscire comunque!
Allora diedi uno sguardo in giro, per vedere come potevo sistemarmi per trascorrere la notte... sarebbe stata una lunga notte, pensai...
In fondo alla libreria c'era uno sgabuzzino dove il mio amico Mario teneva tutto ciò che gli poteva tornare utile... in mezzo alla polvere trovai due coperte e un vecchio giaccone che avrei potuto usare come cuscino... meglio che niente, pensai!
Ma ancora era presto... erano solo le... le...
L'orologio non funzionava... fermo!
Ecco una cosa veramente strana, non mi era mai accaduto prima!
Certo, poteva sempre capitare, gli orologi sono delle macchine e in quanto tali si possono guastare... ma possibile che queste stranezze mi capitassero tutte assieme?
Mi sistemai temporaneamente nella poltroncina del mio amico, era più comoda del mio banchetto da lettura , mi buttai sulle gambe una coperta e alla tenue luce delle vetrine cominciai a leggere il libro...


"Nonno, nonno... quando arrivano i fantasmi?"


Ma come...?!?

"A tavola, la minestra è già nei piatti... forza che altrimenti si raffredda!"

Hai sentito piccola? La mamma ci chiama... continuiamo dopo, va bene?

"Ma nonno..."

Niente capricci, prima si mangia e poi il resto! Su piccola mia... a tavola!"

Per quella sera forse mi ero salvato, la mia piccola nipotina era infatti molto abitudinaria e dopo cena generalmente si addormentava come un sasso...
Mi rendevo conto che il ricordo di ciò che era successo mi inquietava ancora... a venti anni di distanza!
Eppure non era successo niente di particolare... se incontrare un fantasma può considerarsi qualcosa di normale!

Intendo dire, niente morti, niente sangue, niente di tutto ciò, solo quel brivido che ti lascia addosso la sensazione di essere piccolo e insignificante ma soprattutto assolutamente ignorante delle cose del nostro Universo!

Sin da piccolo ho avuto una istruzione di tipo scientifico e sono sempre stato poco propenso a credere a tutto ciò che non poteva essere spiegato scientificamente... ma da quel momento la mia vita in un certo senso cambiò!
Non so perché ma non potevo certo trascurare ciò che era accaduto quella notte!

Ma il momento di dirlo alla mia piccola nipotina, per ora, era stato allontanato dalla provvidenziale cena.
Poi, il giorno dopo, avrei cercato di trovare un'altra scusa oppure, chissà, magari raccontare l'accaduto come se si trattasse di un racconto per bambini mi avrebbe fatto bene... chissà!

"Nonno, nonno, adesso che abbiamo finito di mangiare puoi continuare il racconto... su, dai, andiamo vicino al caminetto!"

Ma, non devi andare a letto? Domani devi andare a scuola... ti dovrai alzare presto..."

"Che dici nonno... oggi è sabato, domani niente scuola!"

Ecco... ed ora?
"Nonno... nonno... ora che abbiamo finito di cenare continui la storia?"

"Ma si, papà, continua pure... resto anche io con voi... ma mi raccomando, ricordati che la notte arrivano gli incubi, se vengono stuzzicati troppo!"

Bene, se questo é ciò che vogliono le donne della mia vita, così sarà!

Mettetevi comode e ascoltate...

Dunque vediamo... avevo appena capito che avrei dovuto passare la notte chiuso dentro la vecchia libreria, in compagnia dei miei compagni preferiti, i libri...
Molti di questi li conoscevo già, ma adesso ero di fronte ad un libro sconosciuto che nascondeva chissà quali segreti...

Mi sistemai comodo, per quanto possibile, e ripresi in mano il libro che avevo iniziato ad osservare qualche minuto prima.
Ora, avendo un po più luce, mi resi conto che il libro doveva essere molto più antico di quanto avevo pensato inizialmente... la carta era particolare, di quella che si usava nel medioevo nei monasteri per copiare i testi antichi. Forse avevo tra le mani un testo veramente speciale che nessuno leggeva da secoli!
Che strana sensazione... paura ed eccitazione allo stesso tempo... un miscuglio esplosivo!

Era scritto in una lingua che era un misto di italiano e latino, ma di tanto in tanto vi erano frasi in greco e, credo, in ebraico, ma non ero sicuro...

Sfogliandolo velocemente mi resi conto che vi erano delle figure di parti anatomiche umane ed animali, ma anche di erbe e piante a completamento del testo... poteva trattarsi di un testo di magia, di qualche alchimista perduto nel passato!

Che scoperta fantastica... certo, avrei dovuto spendere molto tempo per leggerlo tutto e capirlo, ma poteva trattarsi di una vera e propria scoperta...

Ero tutto intento nell'osservazione di questi particolari quando fui richiamato alla realtà da un leggero fruscio...

Sembrava il rumore di passi strascicati... leggeri sul pavimento in legno della libreria... trattenni il fiato e tesi l'orecchio...

Niente, il rumore non c'era più!

Dovevo essermi sbagliato...

Ripresi l'osservazione del testo... questa volta in maniera sistematica...


"Sistematica? Cosa significa sistematica, nonno?"


Sistematica vuol dire con ordine, seguendo l'ordine giusto... in pratica iniziai ad osservare il libro dalla prima pagina, leggendo e guardando tutto ciò che potevo vedere con quella poca luce...

Bene... subito dopo la copertina, assolutamente anonima, vi era una pagina bianca con alcuni segni, tra cui il numero '97...
al centro della pagina vi era un simbolo che doveva essere quello dell'editore o dell'autore!

Era un simbolo molto complesso...
Un simbolo che non é facile descrivere... se però vai nel mio studio, nel primo cassetto della scrivania, c'é un'agenda, portala qui...

"Vado subito nonno...
Ecco... é questa?"

Si, piccola mia, proprio questa...
Ecco, questo era il simbolo presente sul libro... l'ho disegnato il giorno dopo, a mente fresca!
Strano vero?!?
Anche per me... non avevo mai visto niente di simile prima!

Ed ancora oggi non ho idea di cosa possa significare...

Osservavo questo simbolo quando, per la seconda volta, un fruscio proveniente dall'angolo più lontano, proprio dallo scaffale dal quale avevo preso il libro, richiamò nuovamente la mia attenzione...

Questa volta ero sicuro, qualcosa di scuro si era mosso nei pressi dello scaffale... solo un'ombra indistinta che si muoveva nella penombra, ma c'era qualcosa...

"Nonno... era il fantasma... non hai avuto paura?"

Si piccola mia...
Ma nonostante tutto mi alzai e andai a vedere... volevo capire!
Raggiunsi lo scaffale e mi guardai intorno... niente, nessun rumore, nessun movimento...
poi, di colpo, alla mie spalle sentii un rumore distinto, qualcuno aveva chiuso il libro!

Mi voltai di scatto...

"Chi era nonno... chi era?!?"

Mi sembrò di vedere un'ombra che si dissolveva nell'aria... mi avvicinai alla scrivania e così mi accorsi che il libro non c'era più...

Restai paralizzato per non so quanto tempo... secondi... minuti?
Non capivo cosa stesse accadendo... poi il rumore di una chiave che gira nella serratura mi riportò alla realtà!

La porta si apriva e il mio amico Mario mi fissava con sospetto da sopra i suoi occhiali... fino a che non mi ebbe riconosciuto...
Gli spiegai cosa era accaduto, gli dissi che ero restato chiuso dentro per errore e cominciai a raccontargli del libro... e dei rumori e dell'ombra...
Lui mi guardò con stupore... mi disse di non preoccuparmi, mi avrebbe accompagnato lui a casa... in quanto al libro, disse di non avere alcun libro del genere e che, forse, la paura mi aveva giocato un brutto scherzo!

Forse aveva ragione lui...

Ora, a distanza di tanto tempo, mi ricordo ancora tutto come fosse ieri... ma credo proprio che lui avesse ragione, la paura mia aveva giocato un brutto scherzo...
Mi resta solo...

"Ciao a tutti, sono tornato... che buon profumino... cosa c'é per cena?"

"Papà... papà..."

"Ciao caro, non ti aspettavamo così presto... siediti vicino al camino, papà sta raccontando una storia di fantasmi... io ti preparo qualcosa da mangiare..."

"Bene... ma, cosa é questo disegno?
Assomiglia ad uno stemma che ho visto qualche giorno fa in un antico testo di magia... in biblioteca ne abbiamo trovato una copia proprio qualche giorno fa...
Chi l'ha fatto?"

Nella stanza si fece silenzio... nessuno osava dire ciò che pensava...

"Nonno... nonno, stai bene?
Sei diventato bianco come un fantasma..."
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
 
 
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